Che cos’è il Qi Gong (Chi Kung)?
Il Qi Gong (氣功) scritto anche Ch’i Kung (traslitterazione Wade-Giles) è un’antichissima disciplina cinese (chiamato anche lo yoga cinese), una tecnica di lunga vita, di conservazione della salute, di potenziamento delle proprie risorse (corporee, intellettuali, spirituali, energetiche) e di meditazione.
Nacque in Cina migliaia di anni fa, fondandosi sulla filosofia taoista. I taoisti erano degli specialisti nello studio delle leggi che governano il mutamento del mondo naturale, essi considerano il Qi Gong come una “scienza della natura”. In occidente fu portato nel XVIII secolo dai gesuiti (padre Amiot fu il primo a descriverlo), anche lo svedese Per Henrik Ling (1776-1839) ne trarrà fonte di ispirazione per creare la “ginnastica svedese”, senza però citare il Qi Gong e sorvolando sulla dimensione energetica.
Il Qi Gong è alla base della Medicina Tradizionale Cinese (MTC). Secondo la MTC il corpo è attraversato da una serie di canali (detti meridiani in analogia con i meridiani del globo – si veda figura) nei quali scorre l’energia vitale (Qi); quando questa fluisce liberamente ci si mantiene in salute, quando per vari motivi incontra degli ostacoli ristagnando in alcuni punti e non passando in altri sorge la malattia. Questi blocchi possono essere rimossi attraverso l’agopuntura, la digitopressione (es. shiatsu) o in modo autonomo praticando il Qi Gong.
Il Qi Gong mira a far circolare correttamente l’energia vitale (Qi) ed il sangue (Xue) così da ripristinare efficacemente il funzionamento dell’organismo. Il Qi Gong è usato negli ospedali cinesi, ma è molto apprezzato anche in Occidente per le sue qualità di complemento della Medicina ufficiale, sia nel trattamento di patologie lievi che serie.
Il termine “Gong” indica un’attività che richiede impegno, tempo, disciplina, ecc. Un tipico esempio di “Gong” è coltivare l’orto, possiamo quindi dire che il Qi Gong è l’arte di coltivare l’energia vitale usando come terreno fertile il nostro corpo, la nostra mente e le nostre emozioni. Gli strumenti utilizzati nel Qi Gong sono: postura (statica e in movimento), respirazione, visualizzazione, intenzione, rilassamento, ascolto e consapevolezza.
Il Qi Gong aiuta e rinforza la capacità autorisanatrice del corpo umano, ovvero è un ottimo rimedio antinvecchiamento, infatti tradizionalmente è conosciuto come “Arte di nutrire la vita”.
La filosofia – Il modello dei 3 tesori
Secondo la filosofia taoista, dalla quale il Qi Gong ha origine, l’uomo si compone di 3 elementi: un principio spirituale (Shen), di un principio vitale (Qi) e di un principio originale o essenza (Jing), i quali, nel loro insieme, animano una forma corporea (Xing).
Usando la metafora, potremmo dire che, se il corpo (Xing) è la struttura di una nave, il Jing è il carburante necessario per muoverla, il Qi è l’energia che il carburante produce e lo Shen è il capitano in grado di mantenere la rotta.
Jing, Qi e Shen sono chiamati i 3 tesori (San Bao) e sono le 3 forme di energia che ci compongono.
Il Jing è la sostanza essenziale che compone il nostro corpo. Esistono due tipi di Jing: quello che riceviamo dai genitori (ereditarietà costituzionale) e quello che ricaviamo attraverso l’alimentazione e dall’aria che respiriamo.
Il Qi rappresenta il funzionamento degli organi e l’energia circolante nei meridiani. Si può definire il Qi anche come l’insieme delle attività respiratorie e funzionali dell’organismo.
Lo Shen rappresenta l’energia spirituale e psichica. Si conserva e si accresce quando rivolgiamo lo sguardo dentro di noi praticando l’introspezione e la meditazione, mentre si consuma quando ci concentriamo sull’ambiente esterno a noi, risolvendo i problemi nella vita quotidiana come nel lavoro.
Bilancio energetico quotidiano
Ogni persona nasce con una certa quantità di energia. Ogni giorno in base a come ci nutriamo (cibo, aria, acqua) e alle attività che compiamo (azioni, emozioni, pensieri) possiamo avere un bilancio energetico positivo o negativo. Negativo significa che l’energia che consumiamo è molto maggiore di quella che acquisiamo, ovvero stiamo consumando energia più velocemente del dovuto, positivo invece significa che stiamo coltivando la longevità. Dal bilancio energetico dipende, infatti, la durata della nostra vita.
Facciamo un esempio concreto: un maratoneta che non dosa bene le proprie energie non se ne accorge durante i primi km del percorso, ma solo quando arriva alla metà o verso la fine scopre di non avere le risorse sufficienti per terminare la corsa.
Allo stesso modo, se nei primi 40 anni della nostra vita sprechiamo una quantità eccessiva di energia con ritmi troppo stressanti, potremmo non accorgercene subito, ma verso i 50 o 60 anni comprendiamo che le energie rimaste non sono sufficienti per affrontare le sfide quotidiane. Questo spiega l’incidenza, a questa età, di malattie come infarto, ictus e tumori.
La pratica – Il metodo delle 3 armonizzazioni
Esistono diversi esercizi di Qi Gong, affinché siano efficaci tutti devono essere praticati applicando il metodo delle 3 armonizzazioni:
1 – Armonizzazione del Corpo (Tiao Shen): significa regolare e rilassare il corpo mantenendolo in una certa posizione oppure eseguendo un certo movimento. L’armonizzazione del corpo avviene attraverso lo sviluppo della coordinazione, del rilassamento e dell’equilibrio. In parole semplici raggiungere uno stato di naturalezza e rilassatezza in modo che il Qi circoli liberamente senza ostacoli, rallentamenti o ristagni.
2 – Armonizzazione del Respiro (Tiao Xi): significa avere una respirazione regolare, lunga, profonda e comunque senza sforzo, eventualmente con apnee o emissioni sonore.
3 – Armonizzazione di Mente-Cuore (Tiao Xin): significa armonizzare il movimento del nostro pensiero, ovvero sgombrare la mente da ogni preoccupazione. La regolazione della mente si avvale di tecniche che usano l’immaginazione, la visualizzazione e la concentrazione. La mente può essere focalizzata su quello che si chiama “paesaggio interno” o sul “paesaggio esterno”. Il primo si riferisce a determinate parti o punti del corpo, mentre nel secondo caso ci si concentra su paesaggi naturali piacevoli, che inducono uno stato d’animo positivo e rilassato.
E’ importante sottolineare che le 3 armonizzazioni oltre che essere interattive tra loro devono essere contemporanee. Per esempio se si rilassa il corpo ma con la mente si è altrove, si sta facendo solo ginnastica, non Qi Gong!
Attraverso la pratica si aumenta la consapevolezza del proprio corpo e delle proprie emozioni, acquietando la mente ed entrando in armonia con se stessi e il mondo circostante per predisporsi ad affrontare la vita in modo sereno e consapevole.